DISCHI VOLANTI: L'EREDITA' DEI "BOISE BOYS"?

DISCHI VOLANTI: L'EREDITA' DEI "BOISE BOYS"?

Lo sapevate che secondo certi studiosi il fenomeno degli ufo, uno dei più grandi enigmi degli ultimi due secoli, ha forse avuto origine da uno scherzo? In pratica Kenneth Arnold, colui che diede inizio, nel 1947, all'era dei "dischi volanti", era di Boise nello stato dell'Idaho, e pare che proprio lì operava un gruppo di persone che si dilettavano a fare scherzi.

In pratica tutto comincia da un articolo scritto da Bill Chalker tratto da UFO Research Australia Newsletter (UFORAN), vol. 5, n. 4, luglio-agosto 1984.

Chalker, leggendo un libro scritto da un certo Victor Goddard, Flight towards reality, si imbatte nel capitolo "i ragazzi di Boyse" (the "Boise Boys"). Goddard racconta che, mentre nel 1946 era ricoverato presso un ospedale navale vicino a Washington, un altro paziente - un capitano della Marina nativo di Boise, Idaho - gli raccontò del passatempo preferito in un certo ambiente "snob" dominante di Boise, e cioé "il culto delle burle perfette". L'idea era quella di "innescare il panico nei titoli di testa dei giornali locali e vedere fino a che punto gli ex Boise Boys, sparsi in tutti gli altri stati a causa dell'emigrazione, avrebbero ripetuto le burle e allargato il panico a livello nazionale. Il tema dello scherzo poteva essere uno qualsiasi, ma per lo più si trattava di sparate assolutamente idiote... Inizialmente inconsapevoli del panico - entro una settimana - afferma Goddard - i giornali avrebbero mostrato una sorta di epidemia di eventi analoghi, che si sarebbe a sua volta diffusa in numerosi altri stati. A quel punto sarebbe arrivato il risultato: i Boise Boys avrebbero gustato il sapore del successo". Così quando Goddard venne a sapere di certi avvistamenti su Boise disse: "i Boise Boys ne hanno combinata una delle loro". Seguirono numerosi resoconti, che culminarono in una ricerca da parte dell'USAF avviata dal presidente Truman.
A parere di Goddard, tuttavia le cose andarono al di là delle intenzioni degli stessi autori. Egli afferma che "...un gruppo di caccia venne inviato a Boise per scoprire dove si nascondeva quel piatto, il primo che era stato visto volare. Uno dei caccia precipitò e il pilota morì sul colpo." Goddard intuì immediatamente: "Uno scherzo è uno scherzo, ma questo è troppo".
Alla fine però concludeva: "Non avevo alcuna prova che i Boise Boys si fossero presi gioco dei quotidiani con quella storia dei piatti volanti. Non avevo dati concreti, ma solo il sospetto che vi fosse l'invenzione di una mente ingegnosa finalizzata a suscitare scalpore. Il che, secondo il mio amico capitano della Marina, a Boise rappresentava l'occupazione principale".

C'è da dire che naturalmente che non ci sono state mai prove o fatti concreti a favore di questa teoria. Molti l'hanno criticata, non dubitando assolutamente della credibilità di Kenneth Arnold.
Comunque, al di là della sua veridicità o meno, questa storia rimane certo piuttosto curiosa.