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Il CISU Sicilia sul sett. regionale "Centonove"

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2009 13:13
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05/09/2009 13:13

CENTONOVE
Settimanale di Politica, Cultura, Economia
4 settembre 2009
pag.30
(Sicilia)

Fenomeni. Oltre cento segnalazioni in tre mesi. Tra bufale e misteri.

UFO MADE IN CHINA

Pioggia di avvistamenti in tutta la Sicilia. Ma nella maggior parte dei casi si tratta delle lampade a gas utilizzate per i matrimoni dei cinesi. La parola agli esperti.

Di Giuseppe D'Avella

MESSINA. Messina e provincia sono in pieno "flap" ufologico. Giorno dopo giorno, le associazioni che studiano il "fenomeno ufo" ricevono notìzia di avvistamenti sul territorio, con una continuità che non sì registrava da moltissimi anni. Dal 1954 o dal 1978, ad esempio, gli anni dei precedenti 'Flap" sull'isola e nel messinese. Con il termine "flap" gli addetti ai lavori definiscono quel periodo dì tempo relativamente breve, il mese di agosto del 2009 in questo caso, durante il quale si registra un'ondata di avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Dopo le prime segnalazioni di strane luci in cielo, dopo i primi avvistamenti più o meno spiegabili, la gente, incuriosita, emozionata, trascorre più tempo del solito con la testa all'insù, a guardare il cielo. Così gli ufo si moltiplicano. «In cielo si vedono molte cose che possono illudere il nostro occhio. Ciò che l'occhio non riconosce non necessariamente è un fenomeno sconosciuto». A gettare acqua sul fuoco è Antonio Rampulla, coordinatore regionale del Centro Italiano Studi Ufologici. Il database del Cisu, aggiornato al 2 settembre 2009, ha registrato, in termini numerici, le conseguenze del "flap" in Sicilia. A partire dal primo maggio, sono centotrentuno le segnalazioni di avvistamenti, di cui sessantadue nel solo mese di agosto. Decisamente più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Degli "ufo" agostani, la maggior parte, trentatre i casi, è stata segnalata nei cieli di Messina e provincia.
«Tra gli avvistamenti più interessanti, - commenta Rampulla - quello del 20 luglio a Palermo. In tanti hanno osservato e filmato uno strano oggetto triangolare visibile dalla zona nel Foro Italico. L'11 agosto un appassionato di aerei e astronomia, seguendo con il suo binocolo il passaggio di un aereo intercontinentale con rotta sud-nord, ha avvistato un oggetto non identificato sui cieli di Mascali, in provincia di Catania.
L'oggetto di forma rettangolare con i lati arrotondati, completamente argentato, rifletteva i raggi del sole e si trovava stazionario all'incirca mille metri al di sopra dell'aereo. La "caccia agli ufo" nel messinese si è scatenata invece dopo il 13 agosto. Quel giorno, a Patti, in provincia di Messina, sono avvistati e ripresi in video tre oggetti non identificati.
Sono in tanti e da posti diversi ad assistere al fenomeno. Su tutti questi casi sono in corso le nostre indagini e qualsiasi conclusione allo stato attuale è prematura». La prudenza nell'analisi è caratteristica di una disciplina che ha precisi metodi di indagine e che riduce il nocciolo del mistero a non più del 10% dei casi segnalati. «Le perizie sulle segnalazioni, sui video e sulle foto sono in corso anche da parte del Centro Ufologico Nazionale di Messina» aggiunge il presidente di sezione Antonio Morreale. «Abbiamo ricevuto comunicazioni da più di dieci persone sul caso di Patti. Molte altre ne arrivano dalla zona di Capo Peloro e Mortelle. Tre di queste sono particolarmente interessanti, ma ancora è presto per
esprimere giudizi». Anche per quel che riguarda l'avvistamento di domenica 30 agosto. «Alle 23.07 -racconta un testimone - è stato avvistato un UFO, apparso come una grande palla di fuoco di colore rosso, a venti metri di altezza sul mare, sopra il tetto del palazzetto di ingresso al porto di Portorosa. Durante il contatto visivo, durato due rninuti circa, l'oggetto è salito per raggiungere circa mille metri di altezza, poi si è rimpicciolito ed è scomparso»; Non prima di essere stato notato da tutti i clienti in quel
momento presenti al ristorante "Cantina". Come spiegare il fatto? «Quasi sempre, nel campo dell'ufologia, la spiegazione più semplice è anche quella giusta» dice Pietro Torre, membro del Cisu e autore di due volumi intitolati "Misteriosi fenomeni nel cielo della Provincia di Messina". «La stragrande maggioranza di segnalazioni di presunti dischi volanti in questo periodo - spiega Torre - riguarda in realtà le lanterne cinesi. Sono piccole mongolfiere di forma ovale che emanano una luce arancione-rossastra, colori a cui fanno riferimento parecchie segnalazioni. Le lanciano in cielo, anche in gran numero, i cinesi per festeggiare le loro ricorrenze.
Spariscono nel nulla, - conclude Torre -come potrebbe fare un disco volante, ma solo perché esauriscono il combustibile». Lo scetticismo, in tema di oggetti volanti, non identificati, è giustificato.

Nella Storia
Incontri ravvicinati A Librizzi l'unico caso

Nei primi anni '80 il racconto "attendibile" sull'alieno della specie dei "grigi"

MESSINA. Il "fenomeno ufo", legato agli avvista­menti dì oggetti volanti non identificati, non esauri­sce la letteratura in materia di forme di vita extraterrestre. Un capitolo importante è dedicato agli "in­contri ravvicinati", in particolare a quelli di terzo tipo, secondo la celebre classificazione dello studioso statunitense Josef Allen Hynek. In Sicilia esistono testimonianze attendibili di un solo caso, che risate ai primi anni '80. Nei boschi che circondano Librizzi, in molti avrebbero incontrato un alieno della specie dei "grigi". Il database dell'ufolo­go torinese Paolo Fiorino riporta quarantotto casi si­ciliani di IR.3, venti dei quali in provincia di Catania, primatista seguita alla distanza da Siracusa (otto ca­si) e dalle altre province.
Un primato "triste" quello della provincia etnea per­ché legato alla spiacevole parentesi per l'ufologia si­ciliana rappresentata dal più discusso e famoso contattista italiano, il catanese Eugenio Siragusa,
particolarmente attivo negli anni '60. A Delia, in provincia di Caltanissetta, si è registrato invece l'unico caso siciliano di crop circle, fenome­no esploso in Inghilterra negli anni 70. In contrada Cappellano, la notte del 5 giugno 2005, apparvero di improvviso un rettangolo e due cerchi, ovviamente di spighe, in un campo di grano.
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