FOLKLORE ALIENO

FOLKLORE ALIENO


Tra miti e leggende, le presunte entità dello scenario ufologico degli anni novanta



Dalla metà degli anni novanta del secolo scorso, nuove terribili creature -non sempre e non necessariamente associate al fenomeno UFO- si sono imposte all'attenzione dei mass-media, alla ricerca di notizie sensazionalistiche.
Il più famoso è il famigerato Chapacabras (letteralmente "succhiacapre") così chiamato per le sue insolite abitudini alimentari, sebbene le sue vittime non siano solo capre. Questo misterioso e orripilante essere avrebbe fatto la sua prima comparsa nel marzo 1995 a Puerto Rico, risalendo poi l'America Centrale e il Messico fino ad arrivare negli USA e in particolare negli stati di Texas, California e Florida, nella cui capitale Miami, ultimamente, la sua presenza viene segnalata con una certa costanza.
I testimoni delle sue incursioni parlano di una creatura bipede alata, ricoperto da una peluria nero-grigiastra, dalla testa a pera con enormi occhi rossi e una bocca con canini prominenti, arti superiori e inferiori terminanti con tre dita artigliate, la cui altezza non supera i 130 cm. Alcuni testimoni hanno inoltre riferito di una cresta dorsale ad aculei emettenti un forte ronzio. Questo mostro aggredirebbe alcune specie di animali non per divorarli, bensì per succhiarne tutto il sangue, come testimonierebbero le numerose carcasse di galline, oche, pecore, capre e maiali che pare siano state ritrovate senza una goccia di sangue nei luoghi dove ne è stata segnalata la presenza. In alcuni casi si è parlato anche di aggressioni a persone e perfino di un decesso umano.
Ipotesi? Tante! Le più fantasiose e sensazionalistiche vanno dall'extraterrestre, magari multidimensionale, all'entità diabolica (qualcuno ha infatti riferito di una forte odore di zolfo connesso al Chupacabras); ma non manca chi parla di "arma biologica" o del frutto di un esperimento di alterazione del DNA compiuto su un qualche animale comune e poi sfuggito al controllo. I più razionalisti parlano invece di cani inselvatichiti, pipistrelli-vampiro, scimmie, etc.
Abiterebbe invece l'Africa, e in particolare l'isola di Zanzibar, il Popobawa, chiamato anche "mostro stupratore" per la violenza sessuale che esercita sulle proprie vittime, tutti esseri umani. Secondo l'identikit ricostruitone, si tratterebbe di un essere di bassa statura ma molto robusto, con ali da pipistrello, artigli e -a seconda delle testimonianze testa di scimmia o di ciclope (cioè con un occhio solo). La sua prima comparsa è stata registrata nel 1972 sull'isola di Pemba, vicino Zanzibar, dove il Popobawa è ricomparso dopo una pausa protrattasi sino ai primi anni '80.
Sempre in Africa si segnalano altre due misteriose creature: il Kongomato, una specie di gorilla dotato di lunghe zanne e ali membranose, e il Tokoloshe (una sorta di cugino del Chupacabras), che si nutrirebbe della linfa vitale di alcuni animali.
Che dire di questi mostri?
Premesso che la loro associazione al fenomeno UFO costituisce quasi sempre una forzatura, più che altro basata sull'osservazione che in prossimità dei luoghi teatro degli scempi compiuti da questi esseri talvolta sono stati riportati avvistamenti UFO, la prima considerazione da fare è che le notizie delle tragiche gesta di tali creature ci giungono attraverso organi di informazione molto poco affidabili, il cui senso critico è molto spesso prossimo allo zero.
Da un punto di vista sociologico, è facile ipotizzare che siamo dinanzi a un fenomeno di isteria collettiva che fa leva sulle tante superstizioni tuttora vive nei paesi Africani, dell'America Latina e del Centro America. Non a caso, infatti, gli stati USA colpiti sono quelli di lingua spagnola con una forte presenza di messicani, portoricani, cubani, etc.: tutta gente che migrando ha portato con se leggende e miti della propria terra d'origine.
Molto probabilmente alla base di queste notizie vi sono attacchi da parte di animali inselvatichiti o di veri e propri predatori, che la fantasia popolare colora con tinte fosche secondo tradizioni risalenti anche a tempi antichi e non del tutto estranee neanche alla cultura occidentale: è per esempio il caso dei succubi, sorta di demoni dediti a consumare rapporti sessuali con uomini e donne sorpresi nel sonno. Alcuni studiosi parlano a tal proposito di "sogni vigili" o "allucinazioni ipnagogiche o ipnopompiche".
Ma l'analisi del contesto socio-politico delle diverse regioni dove avrebbero luogo le scorribande di tali mostri può suggerire anche altre spiegazioni di natura assai più pragmatica.
In particolare nel caso del Popobawa, taluni hanno osservato che l'isola di Zanzibar è spesso un focolaio di disordini dovuti ai regimi sempre instabili, ipotizzando che le azioni del mostro non sarebbero altro che l'opera di un gruppo di agitatori politici che camufferebbero le proprie violenze sfruttando le superstizioni popolari allo scopo di fomentare l'isteria delle popolazioni e spingerle a un vero e proprio tumulto.
La presenza di misteriose creature ricorre del resto periodicamente nel contesto della ricerca fortiana e nelle cosiddette “leggende metropolitane”. E' per esempio del 1966-67 l'ondata di avvistamenti del famoso "Uomo Falena" che interessò in particolare lo stato della Virginia (USA).
Mentre per quanto riguarda il nostro Paese, nell'estate del 1986 e più recentemente nella primavera del 1991, la stampa riportò ripetutamente la notizia dell'avvistamento rispettivamente di "uno strano essere peloso" e di "un grosso felino nero", forse una pantera, in diverse aree dell'Italia centrale.
Per non parlare degli immortali Nessie e Yeti, sempre vivi nel folklore popolare ed ormai da molti anni "cittadini di diritto" del nostro pianeta.